giovedì 11 marzo 2021

 

LETTERA AL COSMO: come essere onda ma anche particella

Oggi 11 marzo è un anno preciso dalla dichiarazione dell’OMS della pandemia. Chi si interessa un po’ di numerologia sa che, tra le altre cose, il numero 11 è un portale attraverso il quale energie cosmiche giungono sulla terra. Insomma si da il via ai cambiamenti. Vale la pena ricordare l’11 settembre e tutti i cambiamenti che negli Stati Uniti e nel mondo furono adottati per combattere il terrorismo. Ci viene da pensare che queste date non siano casuali, in concomitanza di certi eventi rivoluzionari, e lo constatiamo ampiamente con i cambiamenti sopraggiunti con la dichiarazione della pandemia. Non è solo il comportamento sociale e le regole che le istituzioni impongono, ma per fortuna anche la coscienza degli uomini che cambia e si evolve, posto che la coscienza–consapevolezza può solo crescere. Se ci poniamo in una posizione che sia al di sopra delle parti, degli opposti, che disputano per gli eventi restrittivi della libertà, per la paura del virus, ecc., vediamo semplicemente un gran movimento coscienziale in entrambe le parti. Da una visuale parziale ci si è sentiti sbattere la morte in faccia, la morte imminente e forse della peggior specie, per fame d’aria. Dall’altra ci sono quelli che, seppur da sempre fiutavano i misteri di una certa narrativa storica, hanno toccato con mano le sbarre di una prigione che, edulcorata da un lessico “zuccherevole”, è diventata non solo paurosa ma anche la spinta all’evasione. Beh, che c’è di meglio che l’umanità sia stata messa di fronte alla sua esistenza virtuale? È faticoso, certo, a volte ti confonde, ma è il modo migliore per un vero salto di qualità, che possiamo chiamare tranquillamente “salto quantico”, e che senza il conflitto tra oligarchi e popolo non ci sarebbe stato. Perciò oggi mi sento di ringraziare il Cosmo per ciò che sta avvenendo, per poi ridiscendere nella dualità e nella virtualità, perché è giusto che sia cosi, per combattere a fianco di chi ritiene la libertà e la spiritualità un bene supremo.