Il Mago
spesso è rappresentato con la coppa,
o Santo Graal, che indica il sapere, con la spada
che indica l’osare, con il bastone
che indica il volere ed infine con il denaro
che rappresenta il tacere.
Cosi anche l’uomo, che con la crescita si avvicina
sempre più a Dio, deve aver superato e vinto la terra, cioè la materia, il diavolo,
il danaro. Deve aver navigato
sull’acqua, cioè sulle emozioni e conquistata la saggezza del
Santo Graal.
Deve aver vinto l’aria, cioè non si piega più al vento, ma con esso soffia e lo gestisce, il soffio è per lui vita, verbo. Alla fine il fuoco gli conferisce la massima volontà su se stesso e sugli altri.
Deve aver vinto l’aria, cioè non si piega più al vento, ma con esso soffia e lo gestisce, il soffio è per lui vita, verbo. Alla fine il fuoco gli conferisce la massima volontà su se stesso e sugli altri.
Superare il diavolo è forse la battaglia più
difficile, perché il serpente incita
ad accaparrarsi il bene per uso personale, per particolareggiarsi e per
differenziarsi. Perciò un uomo che antepone la propria femmina a sé allontana e
sconfigge Satana; un uomo che antepone il bene di un gruppo a sé sconfigge
Satana ed il suo bene fa automaticamente.
Anteporre non vuol dire piegarsi agli altri, bensì
non individualizzarsi.
Satana è il principe del mondo materiale che non
potrebbe esistere senza di lui: è il principio che spinge l’atomo ad aggregarsi
a spese della sostanza eterea. Egli è il nemico dell’unità e mette un uomo
contro l’altro.
L’uomo è posseduto dal diavolo già neonato, quando
viene al mondo. E' tale l’egoismo del neonato che accumula la materia,
permettendo così la crescita, ma l’uomo è destinato a liberarsene e con lei
della presenza degli istinti puramente egoistici e bassi.
Il saggio non fugge il diavolo ma, come il cavaliere cura e doma il cavallo, allo
stesso modo è consapevole della bestia che è in sé ed evita che prenda il
sopravvento. Non la tratta come nemico, ma come inferiore i cui servizi sono
utili, così come è utile il corpo, il danaro.
Grazie al diavolo, quindi, il corpo vive e i suoi
impulsi sono indispensabili, se non prendono il sopravvento.
Gli impulsi istintivi non sono di per sé malvagi,
anzi sono in lotta continua per la vita (anticorpi).
Il saggio frena l’orgoglio così che si trasformi in
dignità, doma l’ira che si trasforma in coraggio e forza, non si abbandona
all’ozio, poiché riconosce il valore del riposo ristoratore, evita la
ghiottoneria ma sceglie con cura i cibi.
Il potere magico, ossia il potere di dominare la
bestia che è dentro di noi, è più frequente e più semplice di quanto sembri.
Basta a volte la consapevolezza dell’istinto: ci sono tanti e tanti uomini che
esercitano la veggenza e fanno incantesimi nel modo più naturale e disinvolto
possibile, eppure non si accorgono di essere maghi.
Se si ha una volontà ferma si può agire sul diavolo,
ossia sulla materia.
Allo stesso modo è pericoloso attribuirsi una superiorità
fittizia per esercitare un dominio ingiustificato: è ciò che fanno abitualmente
i ciarlatani o i plagiatori, i quali, anziché utilizzare la loro forza di
volontà, sfruttano le deboli volontà altrui, ingannandoli e screditando la
magia che nulla ha di malvagio ma che, come è stato detto, il malvagio lo
domina e lo utilizza come inferiore per soggiogare il male.
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