martedì 9 ottobre 2012

Che Confusione


Ho scritto su queste pagine del Disegno Attivo e del Caos che si manifesta le prime volte che si esercita il disegno ad occhi chiusi. In effetti ciò che appare quando si riaprono gli occhi è un insieme di linee contorte, annodate, intrecciate… insomma una confusione incredibile. Incredibile ma affascinante. Si prova una certa attrazione per quella informe matassa di linee, ci si sente attratti, come narcotizzati.
Ritorno spesso a quelle sensazioni, e mi ritrovo a riflettere sul significato di confusione. Rifletto sul fatto che in quell’insieme informe più prendo confidenza e più vedo cose, e più vedo cose e più imparo a vederne. È come se, in proporzione alla mia psiche, riuscissi a vedere, a tirare fuori da quella sorta di pozzo dei desideri, ciò di cui necessito in quel momento.
E allora, se questa confusione di linee è lì per espellere per me un’immagine, un fatto, un’emozione, posso affermare che è perciò dotata di energia potenziale: può creare qualunque cosa (ovviamente collegata al disegnatore). È unicità che può portare alla molteplicità. È Potenza che può diventare Atto: dal Caos al Cosmo.
Abituati a considerare la confusione come uno stato di disorientamento del tempo e dello spazio, molto poco forse consideriamo la possibilità che sia invece una situazione che, proprio per le sue caratteristiche di essere potenza creatrice, debba essere considerata divina, e quindi presupposto importante del processo evolutivo dell’uomo e di un nuovo ordine.
Alla luce di queste considerazioni, va analizzata la confusione nella quale vive l’uomo d’oggi: la natura ci manda segnali di malessere, la crisi economica imperversa, i valori morali… in malora, l’uomo che non ragiona più… e, secondo alcuni, la fine del mondo che si avvicina. Questa sì che è confusione!
Tuttavia io penso che vada trattata come la precedente. Come nel Disegno Attivo l’inconscio, in forma caotica, offre materiale potenziale per l’accrescimento della personalità del disegnatore, così l’inconscio dell’universo, se così si può dire, offre situazioni apparentemente caotiche al fine del grande cambiamento. Insomma sta per finire un’epoca e sta per iniziarne un’altra. Abbiamo l’opportunità di interpretare le linee degli eventi per reimpostare la nostra nuova vita, ne possiamo essere i co-creatori. Non ci sarà alcuna catastrofe né alcun giudizio finale, nessuna fine del genere umano, ma una trasformazione radicale che avverrà nella coscienza globale dell’umanità stessa.