venerdì 3 maggio 2019

RESURREZIONE
Buon risveglio
uomo che scendi dalla collina
per inchinarti
alla danza del firmamento
Guarda il filo d’erba
schiacciato ai tuoi piedi
più robusto
di un incandescente astro e
meno vero
di un cuore palpitante
Svegliati uomo
la collina e la valle
sono un’unica cosa
un singhiozzo della stessa energia
o un respiro tuo
attraente e magnetico
che pure canta
l’opera dell’umanità.
(Pietro Spadafina)
Resurrezione, cm. 90x70
 SACERDOTESSA

Senza titolo
PENSIERO VIRTUALE, cm. 70x90
OSMOSI
Storie
son nastri di seta
erranti

nell'ombra
dei confini della mente
stanchi
ripiegati
in attesa
di venti
di brezze
per volare
verso luoghi infiniti
lontani
sconosciuti
che abitano
il mio cuore.

(Qua Giu)


OSMOSI, cm. 90x70

NOI
Il futuro
ha mani piene
di forme fredde.
Incolori perfezioni
senz’anima
senza vagiti
verranno a trovarci.
I pensieri
di nuovi mondi
già qui
confusi a noi
restano.

(Qua Giu)


NOI, cm.90x70
LA MACCHINA DELL'ANIMA, cm. 90x70
Senza titolo
  Senza titolo


Senza titolo

Senza titolo
IL VALZER DEL VENTO
FRATTALE, cm. 90x70
Frattale
Gira
rigira
un pensiero di vita
fino ad un granello
sabbia rapita
dal vento.
Soffia gira
rigira la terra
umida
fino al profumo
di rosa rossa
dipinta
che soffia brezza.
Gira e rigira
come labirinto
nella foresta fresca
lenta
come casa di lumaca
come pace d'inerzia.
Gira il profumo
come suono di brina
sulla strada d'asfalto
intorno
la città notturna
profumata d'esperienza.
Gira rigira
fino alle stelle
che circondano il pensiero
ventilato di rose
rosse vermiglie
spirali di calore
fino a te
anima mia.

(Qua Giù)

CUPIDONITE, baciata da Cupido, cm. 50x70
IL MONDO
Lembi di terra
mureggiati
contro sospiri
costruisti
dighe nelle acque
asfissiate
dall’avidità.
Pellegrino del potere
padrone effimero
del mondo
è giunto l’attimo fulminante
della consapevolezza
e vai ora ferito
a cercare lei
per portarla a casa
sulle tue spalle crude
e senza conoscerla
per offrirle
acqua e terra
come io feci.
(Pietro Spadafina)

IL MONDO, cm. 90x70.
IL SOLE, cm. 90x70
La luna
Tiranna delle notti
decidi
scegli
i ritmi del pianto
sai centellinare
le gocce di gioie
e te ne vai come sempre
ladra di luce
a splendere nelle tenebre
e ad illuminare
le paure
degli uomini.
(Pietro Spadafina)
LA LUNA, cm. 90x70
 LE STELLE
Voltati al passato,
separato, sprofondato
nell’oblio e nell’ora
rinato.
Tu e il cielo amico
avete riunito 
in un eterno dì
il bene e il male.
Ora,
ghirlanda di perle,
stai ferma ad osservare
la creazione del tuo cuore
svestita dagli abiti immondi,
e con lo sguardo ridente
di reali elenchi
sventagli
con gli occhi
le scelte
di un’altra dimensione,
determinata, allontanata
ed intensamente collassata
giù per il vortice della realtà.
(Pietro Spadafina)
Le STELLE, cm.90x70


LA FAVOLA DELLA MORTE CHE, SMASCHERATA DA UNA DOLCE E ILLUMINATA REGINA, FUGGI' DA QUESTO MONDO PER SEMPRE.



LA FAVOLA DELLA MORTE, cm.90x70
L'Egopardo e la Forza
Belva insonne ridicola
per domarti
ricorsi al vigore
all'inganno
alla violenza
che uccide gli uomini.
Ora affannata
goffa e svelata
ai piedi della Bellezza Dolce
giaci ubbidiente.

(Pietro Spadafina)

L'EGOPARDO e la FORZA, cm.90x70
CUPIDO, scacco all'innamorato, cm. 90x65
Della serie “Archetipi”, l’Imperatore è forse l’opera più eloquente e al tempo stesso più misteriosa dell’artista Pietro Spadafina. Il quarto degli archetipi rappresenta l’uomo, frutto di una discesa dello spirito nella materia. È tal concetto che rende l’opera coinvolgente, non solo emotivamente ma capace di risuonare profondamente in un riconoscimento dello schema archetipale che fa dell’uomo una creatura divina. È vero che qui non si tratta dell’uomo della strada, bensì dell’idea pura dell’uomo, ossia un tabernacolo cosciente della propria forza, spirituale, mentale e animica, un essere divino ad immagine e somiglianza del suo creatore. L’Imperatore incarna, sia pur nella sua purezza, l’uomo disceso in una dimensione duale, necessaria ad un percorso di consapevolezza, che si estrinseca attraverso il discernimento e il libero arbitrio di una scelta tra bene e male. L’artista adotta vibrazioni cromatiche archetipali, che possono essere riferite alla geometria sacra, nella rappresentazione di forze – vettori – personaggi derivanti dalla triade di una cosmogenesi che si riconosce, se non uguale, molto simile in teorie filosofiche e religioni del mondo intero, che fanno capo all’Uno – Coscienza assoluta. Ad uno spazio onirico in un altrove non conosciuto e ad un tempo circolare e ciclico vengono posti i personaggi, le raffigurazioni, che su piani diversi costituiscono tutto il dinamismo di quest’opera. L’artista e la sua creazione risultano l’operatore di un programma innato, profondo e archetipico, che muove nell’osservatore un’iniziazione non solo mentale alla comprensione di sè. G. Q.)


     
GLI OCCHI DELL'ANIMA
Accanto alla morte dormii,
oh piaga d'erba,
sotto le scarpe del Servo celeste.
attendo un brivido nascere
da una nascosta sorgente
o un filo di luce
che scriva l'inizio
dei raggi del nome.
Vette bianche perdute,
rocce accontentate,
sono saziati
i poeti del simbolo
dal passo angelico
della fanciulla sposa
di uomini sconfitti.
Femmina guaritrice diverrà,
e all'orizzonte,
con l'uragano per chioma,
attorcigliata a piogge e venti,
indicherà
le vie reali alla terra.
(Giuseppina Quarticelli, "L'eco degli Esseni")
LA PAPESSA, cm.70x90
IL BAGATTO, cm. 70x90


SCISSIONE DI EMOZIONI, cm. 50x70