mercoledì 7 marzo 2012

Il Disegno Attivo

Il Disegno Attivo utilizza il segno come valore esplicativo dell'inconscio. Già la grafologia si basa sullo studio della parte più libera ed istintiva della scrittura e tramite i segni permette la conoscenza della parte interiore e caratteriale.


Con il Disegno Attivo i segni divengono un simbolo, un mediatore che permette alla parte interiore di comunicare con quella esteriore. Il Disegno Attivo, esercitato ad occhi chiusi, accentua ancor di più la libertà dalla ragione; è, inoltre, quasi scevro dall'emozione, che è data dalla relazione con una persona o con una cosa.
Esiste, nel momento in cui si disegna solo una mano che si muove liberamente e la mente che crede di poterla guidare: una volta aperti gli occhi, si intuisce subito che la mano non ha obbedito affatto alla mente (sostanzialmente avviene una comunicazione tra l'inconscio e la mano).
Il Disegno Attivo, pertanto, manifesta ciò che è più nascosto e più inaccessibile. È come un insieme di sogni, di informazioni oniriche che racconta la propria storia interiore e parla tramite gli spazi bianchi e neri, le forme e i colori.
Il foglio che si ha davanti diverrà quindi uno specchio.
Il Disegno Attivo consiste in un tracciato in libertà, dapprima ad occhi chiusi, poi, una volta acquisita la consapevolezza dei movimenti istintivi della mano, ad occhi aperti.
Così che quello che comunemente chiamiamo scarabocchio, nel quale tutti prima o poi ci siamo cimentati mentre parliamo al telefono o quando riflettiamo su un problema, si rivela un’espressione inconscia di noi stessi, alla quale permettiamo di emergere nel momento in cui, occupando in altre faccende la mente, lasciamo che la mano scriva di noi stessi su un foglio bianco.
Gli scarabocchi appaiono a prima vista solo come semplici linee caotiche e prive di senso.
Invece il disegno-scarabocchio è in realtà un metodo attivo e profondo per entrare nell’intrigo del nostro inconscio.
Il Disegno attivo è soprattutto uno strumento di conoscenza e di liberazione della propria creatività che può poi esprimersi non solamente e non necessariamente in forme artistiche per definizione, ma, attraverso la presa di coscienza ed il riequilibrio interiore, nel vivere meglio tutte le direzioni della propria vita di relazione, il proprio lavoro, le proprie capacità intellettive, la propria sensibilità ora affinata.
La finalità del corso, quindi, è d’avviare questo processo introducendo la materia presso le persone disponibili per scelta al confronto ed all’approfondimento del sé, consapevoli che questo è il presupposto della creatività personale e del fatto che la tecnica altro non è che creatività disciplinata.
Il Disegno Attivo è un viaggio che il disegnatore compie all’interno del proprio inconscio per individuare le proprie qualità, le proprie paure e gestirle. Molto spesso le energie rimangono intrappolate e l’uomo, in realtà, si trova a disporre solo di una piccolissima percentuale del proprio capitale.
Il Disegno Attivo non è solo la lettura della parte più profonda di sé, ma anche la possibilità "terapeutica" di sublimazione. Il Disegno Attivo è l'esaltazione e la conoscenza profonda della propria interiorità, ma è al tempo stesso la verifica delle proprie capacità razionali.
Il Disegno Attivo stesso è un'arte, ovvero un esercizio delle facoltà umane tendenti a produrre un risultato nel mondo dei sensi e nel mondo delle idee.
Il Disegno Attivo non forma individui che si analizzano, ma forma individui creativi, comunicativi e liberi.
È indirizzato a tutti coloro che vogliono conoscersi per mezzo della creatività, perché intendono questa un elemento naturale per l’uomo.

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