E’
evidente, però, una netta separazione tra tutto ciò che non è scienza, che è
praticamente indefinibile e tutto ciò che è scienza. Questa netta spaccatura,
naturalmente e ovviamente, non può che creare disarmonia, così che tutto ciò
che non può essere spiegato scientificamente, non essendovi la scienza ancora
giunta, si nasconde dietro la magia.
Al
contrario dedicarsi all’inconscio, al mistero della vita, è vero che forse non
richiede titoli che si acquisiscono in anni di studio, ma richiede la vita
intera. Chi si propone lo studio del mistero deve assumere una posizione
speculativa, poiché ogni piccolo evento, ogni attimo va vissuto con una visione
diversa e profonda dell’esistenza, a volte ricca di soddisfazioni, ma spesso di
grande sofferenza.
Richiede
l’umiltà che accompagna l’apprendimento delle cose misteriose, richiede la
dedizione e la passione, tutti elementi che possono essere non necessari per
vivere una vita comune. (Anche l’uomo comune sente il mistero della vita nelle
più piccole cose, anzi oggi paradossalmente tende a vederlo anche ove non c'è.).
Richiederebbe,
quindi, un grande equilibrio ed un’immensa apertura mentale poter ammettere
che, di fianco e di pari passo alla scienza esiste un altro mondo, di eguale
valore, che è il mondo sconosciuto. Quanto più la scienza progredisce, tanto
più esplica questa verità.
La
scoperta recente della mappa del sistema genetico umano fa riflettere. Si
esclude, pur studiando i geni, l’importanza dei fattori esogeni; quanto
influiscano matericamente cioè sull’individuo la famiglia, il luogo, la società
o, ancor di più, quanto influiscano sulla psiche.
Non
è forse corretto pensare che anche la psiche sia composta da codici e da
simboli che, purtroppo, con il microscopio non possono essere letti?
Non
è forse la stessa cosa dire che il codice della psiche è il destino scritto, e
non è forse concepibile che questo sia complementare al codice materico tanto
da interagire con quello, annullarne alcuni effetti e sublimarne altri?
Quindi
è l’armonia, è l’equilibrio che fa si che l’interazione tra i due aspetti,
quello materico e quello psichico, siano liberi e si evolvano naturalmente,
senza traumi e senza incidenti di percorso.
Questo
può avvenire solo se si dà un giusto valore alla vita, ai piccoli aspetti di
ogni giorno che, insieme, determinano un grande ciclo.
Nessun commento:
Posta un commento