Venite venite, chè il giardino è fiorito
venite venite, chè l’Amato è arrivato!
Tutti assieme portate e il mondo e la vita
e consegnatele al Sole, che ha sguainato la spada!
Di quel brutto ridete che pur fa vezzi e moine,
di quell’amico piangete che s’è tagliato via dall’Amico!
Tutta la città è in tumulto da quando corre la voce
Che ancora una volta il Pazzo s’è liberato dalle catene!
Che giorno è mai questo, che giorno? È il Dì del Giudizio:
non vedete sbandierato sull’orizzonte il Libro delle Azioni
di tutti?
Battete i tamburi, battete, e più non parlate!
Che possono più, ora, cuore e intelletto? Anche l’Anima
stessa ha paura!
Rumi
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