La
strada della conoscenza si avvale dei codici e dei simboli, non potendo avvenire
tramite la ragione e la cultura, le quali spesso sono fallaci e mutevoli.
E’
noto che simboli apparentemente incomprensibili appaiono nei sogni di persone
"moderne", simboli che, lontani dalla cultura attuale, corrispondono
a quelli alchemici.
Proprio
l'Alchimia fornisce il principio della conoscenza, il solve et coagula, ossia la distruzione di ciò che è e la reimpostazione
positiva.
Si deve, cioè, far coincidere gli opposti: i simboli che l’inconscio manifesta con i principi e i pensieri della sfera conscia, far coincidere il maschio e la femmina che in ogni individuo sono presenti, il re e la regina che l’alchimia indicava, l’estate e l’inverno che la natura impone.
Si deve, cioè, far coincidere gli opposti: i simboli che l’inconscio manifesta con i principi e i pensieri della sfera conscia, far coincidere il maschio e la femmina che in ogni individuo sono presenti, il re e la regina che l’alchimia indicava, l’estate e l’inverno che la natura impone.
Non
si tratta di uccidere uno al posto dell’altro, anche se si è detto che l’ego
deve morire; né di sintesi
di uno e
dell’altro opposto, poiché l’inconscio
mai potrà essere
sintetico al conscio. Si tratta
semplicemente di conoscere entrambi e di poterne usufruire secondo le esigenze:
è necessario l’inverno perché i semi nella terra germoglino ed è necessaria
l’estate perché maturino i frutti.
Insomma,
la strada della conoscenza è la strada dell’armonia
degli opposti e non quella del conflitto che conduce alla nevrosi.
Questa
ed il suo eccessivo approfondimento aprono un capitolo assai importante
dell'epoca moderna, nella quale, avendone preso atto e vedendolo come problema,
si è pensato, come è consuetudine per i neofiti, di eliminarlo; ben presto,
però, i risultati si sono rivelati insoddisfacenti, poiché eliminare un polo è
come eliminare l'energia.
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