martedì 20 marzo 2012

La strada della conoscenza


La strada della conoscenza si avvale dei codici e dei simboli, non potendo avvenire tramite la ragione e la cultura, le quali spesso sono fallaci e mutevoli.
E’ noto che simboli apparentemente incomprensibili appaiono nei sogni di persone "moderne", simboli che, lontani dalla cultura attuale, corrispondono a quelli alchemici.
Proprio l'Alchimia fornisce il principio della conoscenza, il solve et coagula, ossia la distruzione di ciò che è e la reimpostazione positiva.
Si deve, cioè, far coincidere gli opposti: i simboli che l’inconscio manifesta con i principi e i pensieri della sfera conscia, far coincidere il maschio e la femmina che in ogni individuo sono presenti, il re e la regina che l’alchimia indicava, l’estate e l’inverno che la natura impone.

Non si tratta di uccidere uno al posto dell’altro, anche se si è detto che l’ego deve morire; né  di  sintesi  di  uno  e  dell’altro opposto,   poiché   l’inconscio   mai   potrà   essere   sintetico  al conscio. Si tratta semplicemente di conoscere entrambi e di poterne usufruire secondo le esigenze: è necessario l’inverno perché i semi nella terra germoglino ed è necessaria l’estate perché maturino i frutti.
Insomma, la strada della conoscenza è la strada dell’armonia degli opposti e non quella del conflitto che conduce alla nevrosi.
Questa ed il suo eccessivo approfondimento aprono un capitolo assai importante dell'epoca moderna, nella quale, avendone preso atto e vedendolo come problema, si è pensato, come è consuetudine per i neofiti, di eliminarlo; ben presto, però, i risultati si sono rivelati insoddisfacenti, poiché eliminare un polo è come eliminare l'energia.

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