giovedì 22 marzo 2012

Qualcosa sulla sofferenza


La sofferenza che deriva dalla nevrosi, sorda e muta ma dolorosa, è l'imputata dell'epoca attuale e si è cercata la causa andando a ritroso, passando da un conflitto all'altro, sino a giungere alla nascita e oltre.
Per quanto, però, la psicologia abbia permesso la relativa conoscenza di un conflitto e poi di un altro, presto si è resa conto che non avrebbe mai evitato il dolore, se non intervenendo sul sistema chimico dell'uomo, e cioè con il farmaco.

Quanto più facile, forse, sarebbe stato dedurre che la sofferenza è proprio in una reazione chimica mancante, in una sconosciuta e latente alchimia. Basti pensare che la sofferenza, se vissuta con intensità, è come la paura: nel corpo si producono sostanze utili paragonabili alla dopamina, alla serotonina, ecc.
Questo non hanno fatto, però, né la psicologia, né la psichiatria, né la medicina; mentre l'Alchimia, simbolicamente, era già in grado di produrre, all'interno del corpo umano, gli oppioidi naturali che procuravano all'uomo non solo serenità, ma anche la lucidità per accettare che l'armonia dei conflitti, l'armonia delle sofferenze, era la chiave per l'oro.

2 commenti:

  1. bellissimo ma cosa rappresenta???

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    1. Ai caduti della guerra dei rifiuti, a quanti disperatamente vogliono trainare il Sud un po' più a Nord, a quanti credono nella civiltà per costruire un monumento che, quando saranno in un futuro terso in cui le ombre hanno il dovere di vigilare, faccia ricordare. (A Nord del Sud, olio su tela cm. 150 x 150)

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