sabato 17 marzo 2012

L'intelligenza

E’ noto che l’accesso alla via della conoscenza non può prescindere dalla pulizia interiore. 
Ciò che permette che questo avvenga e ciò che può ostacolare l’ingresso alla strada è l’intelligenza, ossia la forma di questa.
Tutti gli uomini sono dotati di intelligenza, anche se la maggior parte di questi utilizza quella materica, terrena, spicciola nonché spuria: la furbizia.
L’intelligenza, al massimo della sua espressione, quando è intelletto puro, spalanca le porte della conoscenza.
Nella sua minima espressione, quando è furbizia, le sbarra.
La prima rappresenta l’apertura della mente e fa entrare e uscire tutto ciò che è esistente. L’altra è chiusura e non permette alcuno scambio né crescita. La differenza sostanziale, tuttavia, è che l’intelligenza con il tempo aumenta, cresce, si moltiplica; la furbizia tende ad impoverirsi, a deperire, perché è materia.
Chi esercita la furbizia non si accorge del suo impoverimento, dovrebbe essere dotato di intelligenza per fare ciò e se facesse ciò non userebbe la furbizia, che rimarrebbe lì più a lungo, non si consumerebbe in fretta e la userebbe nei casi della vita in cui è necessario usarla.

Nessun commento:

Posta un commento