Il primo passo da fare, se il cammino della
conoscenza di se stessi si vuole intraprendere, è l’accettazione degli altri,
proprio degli altri che ci ricordano qualcosa che rifiutiamo.
E' questa la ricerca dell’armonia, che è fatta di
opposti, di pregi e difetti, come direbbe l’uomo comune. Essa è rappresentata
da Mercurio, il messaggero, ossia colui che crea il contatto fra gli opposti, fra gli dei e gli uomini. Egli è il
mediatore che riunisce i due termini del conflitto in uno.
E' la mente, perciò è
prima di tutto con la mente che si deve entrare nella strada della conoscenza,
anche se solo di ingresso si tratta, ossia di accettare la presenza in se
stessi di caratteristiche opposte. Sarà poi il Mercurio più nobile e profondo
che guiderà il cammino, cioè l’intuizione
e la creatività che entrambi lo
rappresentano.
Quando le stratificazioni che l’uomo ha esercitato
per censurare e coprire ciò che non gradiva, come dei veli, vengono man mano
svelate, comincerà a brillare la luce interiore, quella che colui che ha
ultimato il cammino indica come illuminato.
Si tratta della luce del divino, presente in ognuno,
che solo alcuni mercurianamente possono accettare di sapere, poiché l’uomo
ignora ciò che è dentro di sé e che non può essere rappresentato e conosciuto
che simbolicamente. Non vi è altro metodo.
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