Il mito, le storie che sopravvivono negli anni, il
Cristianesimo e tutte le altre religioni, come è noto, hanno aspetti in comune,
accadimenti e leggende che indicano in realtà il cammino emotivo dell’uomo, ossia
la crescita emotiva. Spiegano come questo dovrebbe avvenire e come è naturale
che sia.
E’ pure vero, tuttavia, che spesso la vicenda
emotiva coincide con i fatti concreti, non è solo qualcosa di irrazionale e non
tangibile. Infatti è vero che il mito, le storie, le religioni insegnano un
percorso emotivo, ma è vero pure che i fatti concreti man mano adiacciono ed
avvengono, così che il cammino dell’uomo si realizzi. Ossia, in base alla
crescita emotiva, nonché al destino, avvengono i fatti che permettono la
visibilità delle emozioni, come accade per la luce, ma che senza i fatti, le
oggettivazioni, non ci si accorge che c’è.
Si può dire perciò che la realtà non esiste se non
quella costruita dall’emotività.
Non è assurdo dire, quindi, che la ricchezza non
esiste, esiste lo spirito dell’uomo ricco: il ricco è colui che ha lo spirito
del ricco, che si muove in base a ciò, che vede solo ciò, così che i fatti
manifestano quella tendenza (emotività).
C’è lo spirito dell’intellettuale, di colui che
manifesta espressioni ed intenzioni intellettuali, che sembra più di quello che
sa e accumula solo ciò. Quindi i fatti dell’intellettuale saranno tali da
manifestare la sua emotività. Colui che la materia depreca si oppone, quindi, a
colui che accumula materia; ma così non è se si guarda in profondità. Sempre,
infatti, vi è l'accumulo, anche per l'intellettuale è di materia, più raffinata
ma, proprio come per il ricco, tanto importante che tende a dimostrare più di
ciò che ha.
L'accumulo, è ovvio, mai è segno di equilibrio; ma
quanto più è rivolto a materia più raffinata tanto meno è dannoso.
Il segno di equilibrio è assai raro ed è nell'uomo
di conoscenza. Egli non cade nelle trappole di alcun tipo di materia, ma la
domina e la usa ai fini dell'uomo, favorendone il ricambio.
Il coraggio è l'elemento fondamentale per la volontà
di costui. Egli lo dimostra senza mezzi termini, ponendosi di fronte agli
ostacoli senza cercare di sviarli o di sorvolare su di essi; cerca di agevolare
il loro porsi a sé, quasi per accelerare il suo cammino.
La mente aperta, lo spirito proteso all'uomo,
l'anima nel futuro, sono le qualità che gli permettono di raggiungere alti
livelli. Solo l'uomo che ha raggiunto un livello per cui è in grado di capire
può armonizzare in sé nascita e morte; solo quest'uomo può essere immerso nell'acqua primordiale dalla quale è nato e
ne potrà rinascere.
Nessun commento:
Posta un commento