Il simbolo non è uno strumento conoscibile, così
come non lo è il linguaggio per il bambino che comincia ad adoperarlo. Quello è
la manifestazione di ciò che è dentro, dell'origine, dell'inconscio; è qualcosa
di incomprensibile all'uomo che è sveglio e solo durante il sonno della mente
esso si manifesta. Come il sogno che, una volta svegli, non si ricorda subito
ma ha scritto profondamente sulla psiche, così il simbolo suscita
dall'inconscio le reazioni e le azioni alle quali è strettamente collegato.
Come il sogno, manifestazione libera dell'inconscio, torna all'acqua originaria attraverso il contatto con l'uomo, così il simbolo porta l'origine a lui, fornendo l'energia chela
Grande Opera richiede.
Come il sogno, manifestazione libera dell'inconscio, torna all'acqua originaria attraverso il contatto con l'uomo, così il simbolo porta l'origine a lui, fornendo l'energia che
Le strade offerte all'uomo perché si evolva e cresca
sono tante quanto le ramificazioni di un albero: ma uno solo dei suoi rami sarà
prezioso, sarà d'oro. Su quello si apposterà il serpente per insinuare il
dubbio.
La strada, pure, sarà preziosa quando presenterà un
pericolo evidente, un ostacolo che porta al dubbio.
La strada della crescita spirituale, in fondo, è
facile da identificare: è la più difficile, è quella che toglie all'uomo le
certezze e le sicurezze, gettandolo nel baratro del mistero e dell'ignoto.
Sulla strada dello spirito non si incontrano animali
pericolosi e feroci, non il pericolo manifesto e forte, ma quello nascosto e
velenoso della Luna: lì si incontra l'immaginazione e la forza di questa, la
follia e la sua debolezza. L'uomo lì proietta la sua assenza di vertebre.
Nessun commento:
Posta un commento