Così
come è in alto così è in basso è il significato profondo di ciò, ma si può
anche dire come è dentro così è anche fuori. L'incapacità a vedere nella
globalità le varie manifestazioni porta a vederle differenti.
Antichi
filosofi hanno usato il linguaggio simbolico, come la mitologia, per esprimere
ciò che superava la portata delle parole.
Tanto
più profondo è ciò che si vuole esprimere, tanto più occorre appoggiarsi a
simboli (parabola).
Perciò
anche uno scritto che si assume l’analogia e l’assonanza, al di là delle
parole, adotta simboli che non chiunque coglierebbe, perché profondi, ma solo
chi si sintonizzasse su una visione altrettanto profonda della vita.
Ciò
non vuol dire, però, che non possano lasciare il segno in chiunque. La
differenza è, appunto, nell'essere consapevoli o meno.
Un
racconto facile e banale, come una favola, può invece nascondere simboli che
incidono profondamente, ma che nel comune stato di ragione e coscienza non
vengono riconosciuti.
I
simboli sono quindi uno strumento per conoscere l’inconscio perché sono lo
strumento che l’inconscio stesso utilizza per esprimersi, sono una libera
manifestazione naturale, più raffinata, più profonda e più complessa della
parola, ma anche più armonica dell'animo umano.
Sono
simboli i suoni, i colori, le immagini, determinate parole ed altro, tutto ciò
che non si può catalogare. E’ evidente, comunque, che con le parole è difficile
esprimere appieno il concetto di simbolo perché occorrerebbe appunto il linguaggio
simbolico per farlo.
Capire
il simbolo richiede d’altronde un alto grado di sensibilità e di allenamento.
Tutti si è vissuti dai simboli, continuamente e quotidianamente, senza essere
pronti ad ascoltarli, ossia a comunicare con l'inconscio; anzi la tendenza è il
più delle volte di soffocarli. I profumi sono simboli, infatti tramite essi si può arrivare all’inconscio,
come pure tramite i colori, le vibrazioni dei quali tutti fanno finta di non
ravvisarne la potenza. Anche nelle azioni quotidiane e banali si sceglie un
colore piuttosto che un altro, quasi che terapeuticamente si voglia gestire
l'umore. Ciò avviene nella massima inconsapevolezza, perché la scienza non
ancora adotta appieno il potere del colore o del profumo o del suono.
Si
può dire senza remore che la scienza ha agevolato in molti campi il benessere
dell’uomo, ma, in un certo senso, gli ha negato la libera manifestazione
istintiva, la libertà di comunicare, fuori dagli schemi imposti, tutto il
complesso mondo interiore.
Il
risultato è che spesso questo avviene comunque, ma traumaticamente.
Nessun commento:
Posta un commento