domenica 6 maggio 2012

La disubbidienza. II


Lo stesso avviene attraverso il guerriero, ossia il Sol-dato, ossia l'uomo di conoscenza (colui che è scelto da un principio puro). Questi è colui che non è accecato dalla luce. Il Sol-dato è colui che possiede la luce, attraverso questo inizio comincia il suo cammino di conoscenza. Egli deve. Egli deve illuminare innanzitutto sé, in sé, fuori di sé. Il Sol-dato, l'uomo di conoscenza, è colui che deve fare della sua sofferenza lo strumento di illuminazione.

Egli non si fa accecare dalla sofferenza altrui, ma la capisce e l'avvantaggia, perché ciò è utile alla Grande Opera. L'uomo di conoscenza è colui che ha la forza; ma la forza, la vera forza, è occulta.
Quando la Luna "brilla dentro", la vera forza è diretta all'uomo di conoscenza; quando la forza è inconscia è vera forza, quando la forza è negativa è vera forza, quando la forza è femminile è vera forza; l'uomo di conoscenza sa che deve vederla come il Sole in congiunzione con la Luna.
L'interruzione, la legge violata che provoca un accumulo di energie che deve incanalarsi, può essere letta o percepita sotto diversi aspetti.
Essa si ramifica a più livelli, dal quotidiano contingente sino a livelli non percepibili in condizioni ordinarie.
Tra le varie ramificazioni in cui lo sbocco di energie può incanalarsi, una è la ramificazione prescelta: il ramo d'oro. L'interruzione incanalata sul ramo d'oro è, ovviamente, la più sofferente, la più pesante, ma è anche quella che dà i risultati più preziosi.
La ramificazione più preziosa è proprio quella sulla quale si muove il serpente suggeritore, è la ramificazione della continua, costante spinta evolutiva. Questa è la ramificazione ove la sofferenza è più presente, ma è anche quella dove la trasformazione, la metamorfosi, è evidente e costante.
Con l'interruzione del ramo d'oro, cioè la legge violata che si incanala in un determinato modo, si attua una legge importante, universale; questa è molto rara ma, al tempo stesso, è quella più duratura poiché porta a quella trasformazione, a quel movimento così costante da sembrare fermo.
La divisione, la disubbidienza, la separazione, è il primo atto dell'uomo sulla strada della conoscenza.
La divisione, la disubbidienza, la separazione, è il primo atto creativo di Dio.
L'energia vitale si manifesta per la prima volta proprio attraverso un atto di separazione e ciò la pone in posizione di negatività, di sovversione.
Dio che si separa da sé per oggettivarsi e percepirsi è il primo atto di vera creatività; al termine di questo processo innescato da Dio solo allora Dio è Dio.

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